Pet care, le stime del 2021

Pet care è il nostro argomento per oggi. Lo abbiamo visto nell’articolo sul Rapporto ASSALCO-ZOOMARK 2020 sull’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia: in Italia si da molta importanza alla salute e all’accudimento degli animali domestici.

Vediamo qualche stima aggiornata.

Addirittura, al momento della raccolta dei dati, era stato evidenziato che il 58% degli animali vive in appartamento e per il 55% dei casi in famiglie con bambini o ragazzi, solitamente più numerose.

Oggi nelle nostre case si contano 62,1 milioni animali domestici, di cui circa 8,2 milioni di cani e 7,9 milioni di gatti (il resto è rappresentato dai pesci degli acquari, quasi 30 milioni, e dai volatili, quasi 13).

 

La pandemia

L’emergenza sanitaria ha incrementato e adozioni, soprattutto a ridosso del primo lockdown e nei mesi immediatamente successivi, per poi mutare ahimè in abbandono. Lo scorso Natale e la scorsa estate, considerata la possibilità di tornare a viaggiare, sono state cruciali.

Le notizie false che circolavano sulla possibile correlazione tra animali domestici e virus non hanno aiutato e molti animali sono stati restituiti ai canili o lasciati in strada.

 

Il trend del pet care

Solo per il pet food gli italiani hanno speso, da giugno 2020 a giugno 2021, 2 miliardi e 350 milioni di euro; con un incremento del 6,4% rispetto all’anno precedente. Per gli accessori, ovvero tutto quello che non è cibo (prodotti per l’igiene, antiparassitari, giochi, abbigliamento, ciotole, guinzagli, etc), la spesa è stata di 75,1 milioni. Un discorso a parte riguarda le lettiere per gatto, una necessità per tutte le famiglie che ospitano i propri mici in un appartamento, che da sole valgono 78,3 milioni di euro.

In aumento anche le strutture veterinarie e, ora che i farmaci a uso umano possono essere prescritti per la cura dei nostri amici, è in aumento anche chi preferisce le terapie mediche all’abbandono.

 

Fonte: Corriere della Sera